Come funziona il TFR?

(foto Shutterstock)

A quanto ammonta il Trattamento di Fine Rapporto? Chi ha diritto all'anticipo?

Che cos’è?

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è stato introdotto nel 1982 a sostituzione della anzianità di indennità. Di fatto lo scopo è sempre lo stesso: garantire una somma a titolo di fuoriuscita.

Il TFR è una retribuzione differita, cioè una somma che il lavoratore trova in busta paga a seguito della cessazione del suo rapporto o della specifica richiesta di anticipazione nel corso del rapporto.

A quanto ammonta il TFR?

Il TFR viene maturato e accantonato progressivamente nel corso del rapporto. Annualmente un lavoratore matura il 7,41% della retribuzione lorda annua.

Ogni anno di servizio dopo il primo, oltre al 7,41% della retribuzione lorda annua, il lavoratore matura anche la rivalutazione delle somme accantonate, in modo da compensare l’eventuale inflazione o l’oscillazione del valore del denaro. La rivalutazione infatti ha lo scopo di far mantenere lo stesso valore d’acquisto per le somme accantonate e non liquidate. Per fare ciò l’ISTAT rilascia mensilmente il tasso di rivalutazione da applicare.

Chi sono i beneficiari?

I beneficiari del TFR sono tutti i lavoratori subordinati: operai, impiegati, quadri o dirigenti con contratti a tempo indeterminato, determinato, parziale, intermittente o in apprendistato.

Il TFR viene sempre rilasciato, qualsiasi sia il motivo per cui finisce il rapporto di lavoro (esito negativo della prova, dimissioni, licenziamento per giustificato motivo oggettivo, soggettivo per giusta causa ecc.).

Chi ha diritto all’anticipo del TFR?

Il legislatore ha stabilito determinate regole per poter richiedere la liquidazione anticipata del TFR.
Anzitutto è possibile richiedere l’anticipazione del TFR una sola volta nello stesso rapporto di lavoro, nella misura massima del 70% dell’accantonato e maturato, e solo per coloro che hanno un’anzianità lavorativa superiore a 8 anni.

Il datore di lavoro è tenuto a garantire l’anticipazione del TFR al 10% dei lavoratori aventi diritto e comunque nella misura del 4% del totale dei lavoratori.

Si può richiedere l’anticipo del TFR senza giustificati motivi?

Di norma, no.
È possibile solo per l’
acquisto della prima casa personale o quella dei figli, per sostenere spese sanitarie per terapie e interventi straordinari, e per la fruizione dei congedi parentali.

 

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.