Decreto aiuti ter: bonus 150 euro

Bonus 150 euro Decreto Aiuti ter
(foto Shutterstock)

Il Governo ha approvato un nuovo bonus una tantum per le persone con un reddito inferiore a 20.000 euro

La guerra Russia-Ucraina ha comportato e comporta tuttora delle inflessioni particolarmente negative sui portafogli delle famiglie italiane, soprattutto per quanto riguarda i costi energetici e del gas.

Per far fronte a questa situazione di instabilità economica, in questi mesi il Governo ha approvato una serie di misure e aiuti prima con il Decreto Aiuti, in seconda battuta con il Decreto Aiuti bis e più recentemente con il Decreto Aiuti ter.

 Quest’ultimo pacchetto di misure prevede un nuovo contributo sociale: un bonus una tantum da 150 euro, che si va aggiungere a quello da 200 euro ricevuto in busta paga tra luglio e agosto 2022. La platea però si restringe: vediamo a chi spetta e quando verrà erogato.

A chi spetta?

I primi soggetti beneficiari annunciati dal decreto sono i lavoratori dipendenti del settore privato che dimostrano di non percepire altre indennità incompatibili con la fruizione del bonus, come ad esempio quelle erogate direttamente dall’INPS ai pensionati.

La recente Circolare dell’INPS, pubblicata il 17 ottobre 2022, specifica ulteriormente i lavoratori inclusi ed esclusi: 

  • sono inclusi: i somministrati, i soggetti in cassa integrazione o in congedo parentale ed anche i lavoratori part time che potranno fruire del bonus in misura piena
  • sono esclusi: i domestici, gli operai agricoli a tempo determinato ed i lavoratori che nel mese di novembre si ritrovano in aspettativa non retribuita.

Per riceverlo, i lavoratori dovranno rendere al proprio datore di lavoro una autodichiarazione, esattamente come previsto per l’indennità da 200 euro.

Attenzione: la legge prevede un ulteriore requisito, ovvero presentare nel mese di novembre un imponibile contributivo pari o inferiore a 1.538 euro, che equivalgono a circa 20.000 euro annui. È possibile ritrovare questa voce nella busta paga sotto l’acronimo «IVS» o «F.P.L.D.». Una platea di destinatari, quindi, diversa rispetto a quella prevista per i percettori dell’indennità precedente, per cui la soglia è pari a 35.000 euro. 

Come ottenerlo?  

Come per lo scorso contributo, anche in questo caso la somma è riconosciuta automaticamente all’interno della busta paga del mese di novembre 2022. Dunque non è obbligatorio presentare domanda telematica sul sito dell’INPS, basterà consegnare al datore di lavoro l’autocertificazione.

Questa voce retributiva aggiuntiva verrà corrisposta dal datore di lavoro per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato.

Forme e metodologie diverse potranno essere previste per altre e ulteriori categorie di soggetti, come ad esempio i lavoratori autonomi, che aspettano ancora una data di erogazione per il bonus 200 euro.

Quando avverranno i pagamenti?

Il Decreto aiuti ter è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e l’INPS si è da subito adoperato per fornire istruzioni in merito all’erogazione.

Nella Circolare, infatti, viene specificato che il bonus è riportato nella busta paga di competenza del mese novembre 2022 anche se il pagamento effettivo avviene nel mese di dicembre.

 

 

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