Il 29 luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Trasparenza, un provvedimento che recepisce la Direttiva UE 1152/2019 sulle «condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea» ed è un importante passo avanti per i diritti dei lavoratori.
Il decreto, infatti, introduce precisi obblighi di comunicazione a carico dei datori di lavoro, che dovranno informare i dipendenti sugli elementi principali del rapporto di lavoro.
Tra le diverse indicazioni presentate dal Decreto, c’è spazio anche per alcuni chiarimenti in merito al doppio lavoro: vediamo quali sono.
Sì; nel nostro ordinamento non esiste una regola sul numero massimo di lavori che possono essere svolti contemporaneamente.
Il lavoratore può quindi avere diversi datori, a patto che vengano sempre rispettate alcune importanti disposizioni:
Infine, il lavoratore deve informare i datori in merito alle diverse prestazioni lavorative cui si dedica.
Il recente Decreto Trasparenza conferma e chiarisce alcune regole relative al doppio lavoro: il datore non può vietare lo svolgimento di un’altra attività lavorativa al di fuori dell’orario di lavoro concordato con il lavoratore.
Qualora il lavoratore abbia un ulteriore lavoro rispetto al principale, il datore non può per questo motivo riservargli un trattamento meno favorevole.
Le uniche eccezioni a tale regola sono concesse quando il doppio lavoro comporta:
Il Decreto è in vigore dal 13 agosto 2022. Le novità riguarderanno tutti i nuovi rapporti di lavoro costituiti a partire da tale data.
Per i contratti di lavoro precostituiti, il decreto specifica che le disposizioni si applicheranno a tutti i rapporti di lavoro già instaurati alla data del 1° agosto 2022. In questo caso, su richiesta scritta del lavoratore già assunto, il datore è tenuto a fornire, aggiornare o integrare, le informazioni indicate nel Decreto Trasparenza.
Ai sensi del Codice civile, il soggetto è tenuto all’obbligo di fedeltà per cui non deve trattare affari in concorrenza con il suo datore di lavoro, né diffondere notizie sensibili o protette relative all’organizzazione del datore.
In ogni caso, quando il lavoratore ha in essere rapporti di lavoro con molteplici datori deve:
Il Decreto Trasparenza interessa tutte le aziende e tutti i lavoratori citati nel decreto.
Le aziende dovranno applicarlo senza distinzioni, qualunque sia il loro fatturato o il numero di dipendenti.
Anche i lavoratori sono tutti coinvolti, a prescindere dall’anzianità lavorativa e dall’orario di lavoro svolto. Rientrano in questa categoria anche i lavoratori con collaborazioni continuative e con rapporto di prestazione occasionale (Prest.O).
Chi è escluso dal decreto?
Ci sono dei rapporti di lavoro che non rientrano, ovvero:
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