I permessi della Legge 104 possono essere richiesti dai familiari della persona con disabilità: vediamo quali sono le regole
Quando si parla di disabilità, la fonte a cui fare riferimento è la legge 104 che, tra le tante misure, permette a familiari e lavoratori con disabilità di avere specifici permessi orari o giornalieri.
Potrai richiedere i permessi, infatti, non solo se sei un genitore o un lavoratore che si prende cura di un familiare con disabilità grave, ma anche per te. Anche in quest’ultimo caso, comunque, la disabilità deve essere accertata come “grave”.
Ti chiederai: come posso fare domanda? È molto semplice, ma devi prestare attenzione a tutte le informazioni che l’Inps ti chiede, oltre a rispettare le condizioni e i limiti imposti dalla legge in materia.
La Circolare INPS n. 133 del 2000 ha definito le misure a sostegno dei lavoratori dipendenti, per quanto riguarda i pagamenti dei congedi straordinari per prendersi cura di sé o di un proprio familiare disabile.
Per essere riconosciuti, i permessi devono essere richiesti per situazioni di disabilità grave.
Non tutti, però, possono presentare la domanda per i permessi legge 104.
In particolare, può farne richiesta:
La regolamentazione di questi permessi è molto articolata, e racchiude diverse casistiche che si possono incontrare nella realtà di tutti i giorni. Cerchiamo di sintetizzare le principali condizioni per poter procedere con la domanda per utilizzare i permessi previsti dalla Legge 104.
La prima cosa che possiamo affermare è che la persona da assistere non deve essere ricoverata a tempo pieno (e cioè per tutte le 24 ore) in strutture pubbliche o private che offrono servizi di assistenza continuativa.
Questo, però, ha delle deroghe per i casi più sensibili, come il caso di minori con disabilità, o le persone in stato vegetativo.
Puoi fare la domanda di Legge 104 quando la persona in condizione di disabilità, seppur ricoverata a tempo pieno, deve spostarsi in un’altra struttura per visite specialistiche o terapie certificate.
L’articolo numero 33 della legge 104 ci offre invece importanti indicazioni riguardo i genitori, anche adottivi, di minori con disabilità.
Nello specifico, devi sapere che esistono diverse forme di permesso:
Facciamo subito chiarezza sulla domanda 104 all’INPS: per le persone che ne hanno diritto non c’è una scala di priorità, perché questa regola vale solo per il congedo straordinario e 104.
Ma non è tutto: dato che è stata eliminata la regola del referente unico per la domanda 104, più persone possono assistere una stessa persona.
Che cosa vuol dire? Se, ad esempio, tua sorella o tuo fratello hanno già fatto domanda per i permessi e li stanno usando per prendersi cura di un tuo genitore con disabilità grave, potrai richiederli anche tu.
Un’altra questione riguarda il grado di parentela: puoi prendere un permesso per assistere parenti entro il 2° grado. Che cosa significa? Oltre ai genitori e ai figli, che sono di primo grado, puoi assistere anche i fratelli, le sorelle, i nipoti e i nonni. La domanda per la 104 INPS può essere fatta anche dai coniugi, dai conviventi di fatto e dalle parti delle unioni civili.
Per capire come fare domanda per la legge 104, per prima cosa accedi alla tua area privata nel sito dell’Inps con SPID oppure CIE. Una volta dentro, digita sulla barra “permessi legge 104” e clicca sulla schermata “Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili medesimi”.
Si aprirà lo sportello telematico dell’Inps: inserisci qui tutte le informazioni richieste controllando che i dati relativi al tuo rapporto di lavoro siano corretti. In caso contrario, potrai sempre modificare a mano tutte le sezioni.
Dovrai indicare il periodo in cui vuoi utilizzare i permessi. Se hai un contratto a termine, ad esempio, questo periodo coincide con la data di inizio e fine del contratto.
Procedi fino alla fine, compila la dichiarazione che l’INPS ti fa scaricare e falla firmare al familiare per cui richiedi i permessi. Infine, scarica la ricevuta.
Nel caso in cui dovessi fare domanda 104 per una persona con disabilità a tempo pieno, per le ipotesi stabilite dalla legge, dovrai allegare anche altri documenti, come:
Se devi modificare alcuni dati che hai già trasmesso, devi prima trovare la sezione dove è presente il modulo di domanda legge 104.
Per fare ciò, sarà sufficiente accedere allo stesso sportello telematico in cui hai inoltrato la prima domanda e procedere con la rinuncia, per poter poi variare per esempio il tuo domicilio oppure i dati del rapporto di lavoro.
La sezione relativa alla compilazione della domanda per i permessi legge 104, e quella per l’eventuale modifica, infatti, è la medesima.
In questa fase vengono create due richieste: una relativa all’annullamento della domanda errata e l’altra per la nuova domanda di permessi retribuiti con i dati corretti.
A partire dal 2023, è stata data la possibilità di variare alcuni elementi della domanda di permessi legge 104, ma anche qui ci sono precise regole da rispettare.
Con il messaggio n.3141 l’INPS specifica che la richiesta di variazione può essere riferita solo alle domande che stai utilizzando nel mese in cui presenti la rinuncia stessa.
Questo vuol dire che non puoi modificare domande riferite a periodi già trascorsi o non ancora iniziati.
Per fare la richiesta di variazione della domanda sarà necessario seguire la procedura prevista, che si può riassumere in questo modo:
Al termine di questa procedura vedrai una pagina di riepilogo e ti verrà chiesto di confermare la pagina per far sì che la domanda di rinuncia e la domanda di variazione vengano registrate dal sito dell’INPS.
Leggi anche:
Permessi 104 e part time: come funziona
Indennità accompagnamento invalidi civili: cos’è e a quanto ammonta?