La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è uno strumento, operativo a partire dal 1° maggio 2015, a tutela del reddito dei soggetti con rapporto di lavoro subordinato.
La NASpILa “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati dal 1° maggio 2015. More è riconosciuta in presenza di tre requisiti:
Il soggetto interessato alla NASpI deve presentare apposita domanda, per via telematica, all’INPS.
L’indennità è erogata mensilmente e l’importo si riduce nel corso del tempo: è prevista, infatti, la riduzione progressiva del 3% a partire dal 4° mese di fruizione.
Si ricorda che la NASpI ha una durata massima di 24 mesi.
Il lavoratore titolare di NASpI può richiedere all’INPS l’anticipo di quanto non ancora percepito, in un’unica soluzione, per l’avvio di un’attività di lavoro autonomo o di impresa, o per associarsi in una cooperativa di lavoro.
L’anticipo viene riconosciuto anche al lavoratore che voglia sviluppare o consolidare un’attività già in corso durante il rapporto di lavoro da cui è poi derivata la NASpI.
È possibile richiedere l’incentivo solo per alcune categorie di attività:
Per ottenere l’anticipo è necessario presentare un’apposita domanda all’INPS, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa autonoma, o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale.
Se l’attività era già stata avviata, durante il rapporto di lavoro che ha dato origine alla NASpI, la domanda deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla presentazione della domanda di indennità di disoccupazione.
Il lavoratore avrà diritto ad una somma pari alle mensilità di NASpI che non ha ancora percepito.
Il reddito iniziale presunto derivante dall’attività lavorativa autonoma non deve superare i 4.800 euro.
È importante ricordare che, una volta ottenuto l’anticipo NASpI, il lavoratore non potrà essere assunto come dipendente per tutto il periodo residuo in cui avrebbe avuto diritto al percepimento della NASpI altrimenti sarà tenuto a restituire l’importo precedentemente erogato.
Un operaio assunto da qualche anno come dipendente presso un’azienda che opera nell’ambito dell’impiantistica elettrica, viene licenziato per giustificato motivo oggettivo a causa di una forte crisi economica subita dall’azienda in termini di fatturato e di diminuzione dei clienti.
L’operaio, rimasto involontariamente disoccupato, dopo aver presentato domanda di NASpI e aver iniziato a percepire il relativo trattamento economico per un importo pari a circa 900 euro lordi mensili, al terzo mese decide di intraprendere un’attività lavorativa in forma autonoma come elettricista.
Il lavoratore costituisce un’impresa individuale a proprio nome ed entro 30 giorni presenta all’INPS domanda di liquidazione in un’unica soluzione della NASpI che gli sarebbe ancora spettata se avesse continuato a non lavorare. L’Istituto previdenziale, una volta effettuate tutte le verifiche del caso, autorizza il pagamento anticipato della NASpI a titolo di incentivo all’autoimprenditorialità e corrisponde al lavoratore un importo lordo di circa 13.750 euro (comprensivo delle riduzione del 3% progressivo).