Si possono fare più lavori contemporaneamente?

Si possono fare più lavori contemporaneamente
(foto Shutterstock)

Arrotondare lo stipendio è possibile svolgendo un secondo lavoro. L’importante è rispettare le regole

Quanti lavori si possono fare per legge?

Dipende. In realtà non vi è una regola specifica sul numero di rapporti di lavoro che una persona può avere e, in generale, possono essere sottoscritti tanti contratti di lavoro purché non si superi l’orario massimo settimanale e si rispettino altre regole.

L’orario massimo settimanale stabilito dalla legge è pari a 48 ore. In generale, quando si svolgono due impieghi, gli orari di lavoro non si devono sovrapporre. Oltre a ciò, la legge ammette che un lavoratore possa impegnarsi in più rapporti di lavoro purché il riposo settimanale (24 ore consecutive) venga rispettato, come pure venga rispettato il riposo giornaliero di 11 ore.

Esempio di lavori (part-time) compatibili tra di loro:

Lavoro 1: 20 ore tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00;

Lavoro 2: 10 ore, 2 ore il venerdì dalle 14.00 alle 16.00 e 8 ore il sabato dalle 8.00 alle 16.00 con 10 minuti di pausa in mezzo;

Riposo: domenica.

Quali doveri ha il lavoratore con più impieghi nei confronti dei datori di lavoro?

Il lavoratore dipendente già in possesso di un rapporto di lavoro ha il dovere di informare il secondo datore di lavoro circa l’orario svolto presso il primo impiego e la distribuzione oraria dello stesso.

Cosa succede se si fanno due lavori?

Se si fanno due lavori, oltre a comunicare l’orario svolto nel primo impiego al secondo datore di lavoro, è necessario ricordarsi di:

  • comunicare i redditi del primo lavoro al secondo datore di lavoro in modo che quest’ultimo possa calcolare correttamente le tasse e gli sconti sulle tasse (detrazioni) sullo stipendio, o
  • presentare la dichiarazione dei redditi 730;
  • comunicare ai datori di lavoro se si vogliono applicare o no le detrazioni e/o eventuali bonus/trattamenti integrativi.

Può essere svolto, come secondo, un lavoro autonomo (con la partita IVA)?

. Tuttavia è bene ricordare che i lavoratori dipendenti non possono svolgere il secondo lavoro in concorrenza con l’attività svolta dal proprio datore di lavoro in quanto tale fatto andrebbe contro l’obbligo di fedeltà intrinseco nel secondo rapporto di lavoro.

 

 

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