Smart working novità 2024: cosa cambia dal 1 aprile

Smart working

Dal 1° aprile 2024 le regole dello smart working tornano uguali per tutti

Fine dello smart working, si torna alla normalità. Tranquilli: non significa che dal 1° aprile i lavoratori da remoto devono ritornare in presenza, ma che si applica la disciplina ordinaria dello smart working. Dopo 4 anni esatti di smart working straordinario, infatti, le regole tornano uguali per tutti i lavoratori, senza distinzione tra lavoratori fragili, genitori di figli under 14 e altre categorie. Vediamo le principali novità smart working che regolano il lavoro da remoto.

Smart working 2023: chi ne aveva diritto fino al 31 marzo 2024

Gli ultimi a poter rivendicare un diritto allo smart working sono stati i lavoratori fragili e i lavoratori genitori di figli under 14. Queste due categorie di dipendenti potevano rivendicare un vero e proprio diritto allo smart working nei confronti del proprio datore di lavoro, diritto che ha cessato di esistere proprio il 31 marzo 2024. 

Smart working fragili 2023

Lo smart working straordinario nacque durante la pandemia del Covid-19 e fu una misura per proteggere tutti i lavoratori dal rischio del contagio. Quando la forza del coronavirus si è mitigata negli anni successivi, però, il governo decise di tutelare i lavoratori che continuavano ad avere un rischio maggiore di contagio e delle sue conseguenze, che sono stati definiti proprio “lavoratori fragili”.

Smart working figli sotto 14 anni 2023

Stesso discorso venne applicato per i genitori con figli di età inferiore ai 14 anni o disabili di ogni età.

Smart working ultimissime 2024

La novità sullo smart working nel 2024 è la fine del diritto goduto dai lavoratori fragili e genitori under 14 o disabili a partire dal 1° aprile. La regola è ora uguale per tutti: si può lavorare in smart working solo se c’è l’accordo tra azienda e lavoratore.

Smart working privati 2024

Quali sono dunque le regole principali dello smart working per le aziende private?

La normativa è dettata dal decreto legislativo numero 81/2017.

Innanzitutto deve esserci l’accordo tra azienda e dipendente. Significa che dal 1° aprile 2024 non puoi rivendicare un diritto allo smart working e, allo stesso tempo, l’azienda non può importi lo smart working.

L’accordo tra te e il datore di lavoro per poter lavorare in smart working deve essere formalizzato per iscritto. Tale accordo è regolato dall’articolo 19 del decreto legislativo 81/2017, che deve anche individuare i tuoi tempi di riposo e le misure tecniche e organizzative necessarie per far sì che ci sia l’effettiva disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.

Il datore di lavoro è tenuto al rispetto della normativa in tema di prevenzione infortuni anche se la prestazione è svolta in smart working. È infatti qualificabile come infortunio sul lavoro l’incidente domestico che ti può capitare in smart working.

Uno dei principali obblighi riguarda proprio il momento in cui viene deciso, di comune accordo, lo svolgimento dell’attività lavorativa da casa. La legge obbliga l’azienda a fornirti l’informativa sulla sicurezza “nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro”.

Smart working 2024 pubblica amministrazione

Il diritto allo smart working per i dipendenti della pubblica amministrazione è terminato il 1° gennaio 2024, da quel giorno in poi tutto il personale della PA dovrà tornare sul luogo di lavoro, salvo diverse disposizioni. Infatti i dirigenti possono consentire lo smart working ai dipendenti pubblici in caso di problemi familiari, di salute o altrettante situazioni gravi.

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