Assegno unico e ISEE: tutto quello che c’è da sapere

Assegno unico e ISEE
(foto Shutterstock)

Per ricevere l’Assegno unico non è obbligatorio presentare l’ISEE, ma se lo fai potresti ottenere un importo più alto rispetto al minimo garantito

Con l’introduzione dell’assegno unico universale, tutto il mondo dei sussidi e bonus per le famiglie con figli a carico è cambiato radicalmente. 

L’Assegno unico, infatti, sostituisce gran parte delle misure per i figli che esistevano in precedenza e si chiama “universale” perché spetta a tutte le persone, al di là del reddito e del tipo di lavoro che fanno. 

Presentare l’ISEE quindi non è obbligatorio, ma noi comunque ti consigliamo di farlo. Se non lo presenti, infatti, riceverai l’importo minimo garantito, anche nel caso in cui con il tuo reddito tu abbia diritto a una cifra più alta.

Dunque, se da una parte l’assegno unico semplifica e accorpa diverse misure che esistevano in precedenza, dall’altra richiede un piccolo sforzo ogni anno, cioè quello di recuperare e fornire i dati per la definizione dell’ISEE familiare.

In questo articolo vediamo nel dettaglio qual è la correlazione tra Assegno unico e ISEE. Iniziamo!

L’assegno unico va dichiarato nell’ISEE 2025?

Partiamo da un’informazione importante: il modello ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) non ha validità infinita, ma deve essere rinnovato ogni anno per non perdere il diritto a sussidi e prestazioni. 

Per aggiornare il modello ISEE puoi rivolgerti a un CAF o procedere in autonomia tramite il portale INPS. In questo secondo caso, bisognerà accedere al sito con le tue credenziali (SPID, CIE e CNS) e compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

Sul sito INPS sarà anche possibile utilizzare il modulo precompilato per l’ISEE, disponibile alla voce “ISEE precompilato”: il documento conterrà i dati dichiarati dall’utente e quelli precompilati forniti dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate.

Tra le informazioni richieste per il rilascio del nuovo ISEE per l’assegno unico c’è il patrimonio immobiliare e finanziario del proprio nucleo familiare, in riferimento all’anno 2023. 

Ma l’importo dell’AUU va inserito nell’ISEE? Con la nuova legge di bilancio 2025 è stato stabilito che quanto pagato a titolo di assegno unico, non deve essere incluso nel calcolo dell’ISEE per determinate misure a favore della famiglia quali: 

L’assegno unico fa reddito sull’ISEE?

Abbiamo capito che l’assegno unico va dichiarato nell’ISEE, ma questo non significa che fa reddito, anzi. 

In primo luogo, la legge che ha istituito l’assegno stabilisce che gli importi pagati alla famiglia non devono essere inclusi nel reddito complessivo utile per il calcolo dell’IRPEF e cioè dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Per quanto riguarda l’ISEE, invece, l’importo percepito non viene conteggiato per determinare l’ISEE 2025. Perché questo? Perché il legislatore ha ritenuto che le cifre dell’assegno unico non dovessero influire negativamente sugli indicatori del calcolo dell’ISEE delle famiglie.

Attenzione: questa novità di esclusione dell’AUU (Assegno unico universale) dal calcolo ISEE, non è ancora operativa al 100%. Nonostante la legge di bilancio 2025 sia stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è necessario che il Governo pubblichi un apposito decreto che renda definitiva questa nuova regola e che l’INPS, di conseguenza, adegui tutti i suoi sistemi e metodi di calcolo. 

Fino a quel momento, quindi, il calcolo dell’ISEE verrà realizzato come sempre, salvo poi la possibilità di presentare un nuovo modello.  

Quando aggiornare l’ISEE per l’assegno unico 2025

Una delle domande più frequenti quando si parla di questo tema è entro quando fare l’ISEE per l’assegno unico. La risposta è non appena possibile, all’inizio di ogni anno. In questo modo riceverai l’importo corretto di AUU a partire da subito.

La domanda andrà aggiornata in caso di variazioni al nucleo familiare, come ad esempio:

  • la nascita di un figlio;
  • la variazione o inserimento della condizione di disabilità di un figlio;
  • l’inserimento di una nuova dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per un figlio maggiorenne (18-21 anni);
  • la separazione dei genitori;
  • variazioni delle modalità di pagamento prescelte  da te e/o dall’eventuale altro genitore.

In tutti questi casi, ha specificato l’INPS, spetta a te intervenire sulla domanda già inviata per chiedere poi una modifica. Per farlo basterà seguire l’apposita procedura online.

Attenzione: se sei tra le persone che hanno presentato domanda di Assegno unico per i figli a carico negli anni passati, sappi che per l’assegno unico 2025 non dovrai inviare una nuova richiesta: ti arriverà in automatico da parte dell’INPS.

Per quanto riguarda la procedura da seguire per aggiornare l’ISEE per l’assegno unico 2025, la cosa più rapida da fare è presentare la domanda online sul sito dell’Inps, essendo la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) già precompilata. Se non hai modifiche da fare, puoi semplicemente confermare i dati proposti. 

Ricordati però di aggiornare e comunicare l’ISEE: se non lo fai, riceverai, a partire dal mese di marzo 2025, l’importo minimo previsto per il 2025, cioè 57,50 euro mensili, anche se avresti diritto a una somma più alta.

Se invece non hai mai presentato la domanda, puoi farlo in diversi modi:

  • online, sul sito dell’Inps;
  • contattando il numero verde INPS 803.164;
  • rivolgendoti a un CAF – Patronato, che può assisterti nella procedura

Quali sono le fasce ISEE per l’assegno unico?

Lo abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti: l’ISEE non è obbligatorio per l’Assegno unico ma è un fattore che influisce su quale cifra incasserai.

Ricevere un ammontare diverso a seconda degli scaglioni ISEE garantisce infatti la proporzionalità del beneficio in base alla situazione economica. In parole povere, chi ha un reddito più basso, riceve una somma più alta, che si riduce fino ad arrivare all’importo minimo per lo scaglione che va dai 45.824,72 € in su.

Gli scaglioni sono parecchi e quindi gli importi variano a seconda del reddito, ma anche della situazione familiare: spetta una cifra diversa in caso di figli minorenni o di assegno unico per figli maggiorenni, o ancora nel caso di assegno unico per figli con disabilità. La cosa migliore è fare riferimento alla tabella fornita direttamente dall’INPS, dove sono segnalati tutti gli importi.

Ti anticipiamo qui soltanto che il massimo mensile che puoi ricevere nel 2025 è 201,00 € per un figlio minore a carico e un ISEE fino a 17.227,33 €, mentre il minimo è 57,50 € al mese per figlio minore se l’ISEE è maggiore di 45.824,72 €.

Attenzione: queste cifre sono al netto di eventuali maggiorazioni, che possono spettarti per diversi motivi: entrambi i genitori sono lavoratori, fai parte di una famiglia numerosa, oppure sei una giovane madre, solo per citarne alcuni.

Assegno unico fuori dall’ISEE: come funziona

Come abbiamo visto, per ricevere l’AUU non è obbligatorio presentare l’ISEE. Se non lo fai, riceverai l’importo minimo garantito, che per il 2025 è 57,50 €.

Non hai presentato l’ISEE entro febbraio 2025? Niente paura! Hai tempo fino al 30 giugno di ogni anno per mandarlo all’INPS e, se rientri in uno scaglione che può ricevere una somma più alta, l’istituto calcola gli arretrati e te li invia nei mesi successivi al caricamento dell’ISEE.

 

Leggi anche:

Assegno unico figli maggiorenni: cos’è e come funziona

Confermato il taglio del cuneo fiscale, ma con delle modifiche

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.