Se percepisci la NASpI devi dichiarare all’Inps il reddito presunto per l’anno successivo anche se è pari a zero
Sui giornali, alla tv e sui social si sente tanto parlare di NASpILa “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati dal 1° maggio 2015. More e di tutti i requisiti, le regole e le condizioni da rispettare per poterla ottenere.
Questo sussidio serve a tutelarti in tutti i casi di disoccupazione involontaria, cioè quando ti trovi senza lavoro ma per un motivo che non è dipeso da te.
Salvo casi particolari, se sei un lavoratore dipendente è un tuo diritto richiedere e ottenere questo sussidio statale, ma ricorda che nel periodo in cui ricevi questo denaro devi rispettare alcuni obblighi.
Una delle cose che devi fare è dichiarare il reddito presunto ai fini NASpI. In questo articolo ti spieghiamo in che cosa consiste questo obbligo e soprattutto cosa fare quando questo reddito è pari a zero.
NASpI sta per “Nuova assicurazione sociale per l’impiego” ed è un bonus statale che ti viene pagato tutte le volte che ti ritrovi senza lavoro non per tua volontà. L’indennità economica è stata introdotta nel 2015 e da allora è a carico dell’Inps, che la eroga, a seconda dei requisiti, ogni mese a favore dei lavoratori dipendenti.
Salvo casi particolari, quindi, la NASpI ti viene riconosciuta in caso di licenziamento oppure di dimissioniL’atto unilaterale con cui il lavoratore comunica di voler interrompere il rapporto lavorativo con il datore di lavoro. More per giusta causa, cioè quelle che hai rassegnato per un motivo che non permette in nessun modo di proseguire il rapporto di lavoro.
Ricordati che, se ti ritrovi in una di queste situazioni, spetta a te fare domanda sul sito dell’Inps. Per farla, ti basta andare nella tua area riservata e accedere con SPID oppure CIE/CNS.
Dopodiché, dal menù in alto clicca su “Lavoro” e poi “Disoccupazione”. A questo punto troverai due sezioni, una relativa alle indennità che puoi percepire e l’altra relativa alla possibilità di intraprendere un’attività di lavoro autonomo dopo la disoccupazione; tu clicca su “Indennità”.
Per finire, clicca su “NASpI indennità mensile di disoccupazione” e compila tutte le informazioni richieste nella sezione Cittadino.
Sì: se percepisci la NASpI sei sempre tenuto a dichiarare all’Inps il reddito annuo presunto e riferito all’anno successivo. Non solo, devi dichiarare anche eventuali redditi prodotti da attività di lavoro dipendente o autonomo.
La legge, infatti, non vieta di svolgere un altro lavoro mentre percepisci la NASpI, ma sei comunque obbligato a rispettare precisi vincoli, primo fra tutti comunicare all’Inps questo nuovo lavoro entro 30 giorni dal suo inizio.
Il rischio infatti, potrebbe essere quello di vederti fortemente ridotto l’importo della NASpI o di restituire parte di quanto hai ottenuto.
Attenzione: ogni anno l’Inps richiede al cittadino di aggiornare questa dichiarazione attraverso un modello specifico chiamato “NASpI-Com”.
Sempre l’Inps, con il messaggio n.790/2023 ha chiarito che è obbligatorio inviare la dichiarazione anche quando il reddito presunto per l’anno successivo è pari a zero.
In questo breve messaggio è contenuta un’informazione molto importante, cioè che per chi non presenta questo documento verrà sospesa la prestazione e l’Inps pagherà solo dopo aver ottenuto questa informazione.
Questo documento serve per comunicare diversi elementi. Oltre che per dichiarare il reddito, come abbiamo spiegato sopra, serve anche per comunicare all’Inps diverse variazioni, come ad esempio:
Ricordati che potrai utilizzare questo servizio solo se hai già trasmesso una domanda di NASpI e, quindi, se la stai già percependo. A ogni modo puoi sempre controllare i tuoi dati anagrafici e di residenza nella schermata del servizio.
Nel caso in cui utilizzi la NASpI-Com per dichiarare un reddito da lavoro dipendente o autonomo, allora dovrai spuntare l’opzione “Eventi che influiscono sul pagamento della prestazione”.
Attenzione: se vuoi dichiarare sia un reddito che una variazione di domicilio o banca, non potrai farlo con la stessa comunicazione, ma dovrai farne due distinte.
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