Scopri i segreti della busta paga insieme alla consulente Cristina Zecchinato. Come si legge la busta paga, quali le voci, dove trovare ferie, permessi e il Tfr.
Ciao a tutti, sono Cristina Zecchinato, una consulente, e mi occupo di diritto del lavoro e amministrazione del personale. In questo episodio parleremo della busta paga per risolvere tutti i dubbi che sorgono ai lavoratori dipendenti quando si trovano davanti quel foglio pieno di celle e numeri incomprensibili.
Ti sei mai chiesto, ad esempio dove si trovano TFR, ferie, e permessi, come si arriva dal lordo al netto? Se è così, sei correttamente sintonizzato!
La busta paga è un foglio di calcolo che racchiude alcune importanti informazioni relative al rapporto di lavoro tra datore e lavoratore, e alla retribuzione mensile o aggiuntiva (come la 13ma e la 14ma). Tra le cose più importanti, la busta paga rende possibile pagare il lavoratore, liquidare e versare i contributi relativi al suo rapporto, nonché calcolare il TFR.
Esistono 3 parti che compongono la busta paga:
Anche se graficamente possono sembrare diverse tra di loro, tutte le buste paga consegnate ai dipendenti in Italia possiedono queste 3 sezioni, e tutte, dopo essere state elaborate, devono essere vidimate dall’INAIL e consegnate al lavoratore mensilmente, in formato cartaceo o elettronico.
La parte alta della busta paga deve contenere alcune informazioni base che identifichino le parti del rapporto e cioè i dati identificativi del datore, lavoratore e rapporto di lavoro.
Quanto al datore di lavoro, devono essere presenti intestazione, indirizzo, matricola INPS ed INAIL (che identificano le posizioni contributive ed assicurative presso cui è assicurato il dipendente), partita iva, codice fiscale. Per quanto riguarda il lavoratore dipendente devono essere presenti informazioni come nome, cognome, codice fiscale, indirizzo.
Infine, la sezione relativa al rapporto di lavoro riporterà livello di inquadramento, qualifica, elementi retributivi fissi, scatti di anzianità, superminimi e altre voci retributive.
Per arrivare alla retribuzione netta bisogna fare una serie di operazioni matematiche che consistono, come prima cosa, nel sommare tutte le competenze retributive lorde e nette per poi sottrarre le trattenute lorde o nette operate nel mese (come ad esempio i giorni di assenza).
Al risultato finale dovranno essere sottratti i contributi, le tasse, e sommate le varie detrazioni: da lavoro, per familiari a carico, e per figli a carico fino a fine anno.
Adesso, armatevi di calcolatrice, seguite i nomi delle voci nella buste paga, applicate queste indicazioni e otterrete la vostra retribuzione netta!
Il TFR (Trattamento di fine rapporto) è una parte della retribuzione che viene normalmente percepita in modo differito nel tempo, ma maturata in costanza di rapporto. È utile quindi verificare che il TFR venga calcolato correttamente in busta paga. Per fare ciò bisogna ricordare che
Potreste anche trovare alcune voci come:
Ferie e permessi si trovano nella parte bassa della busta paga. Entrambe le voci hanno le seguenti caselle che corrispondono a determinati contatori, in “anno precedente” vengono riportate eventuali ferie e permessi non goduti nell’anno precedente, in “maturati” si trovano i giorni o le ore maturate sino al mese di lavoro riportato nella busta paga, in “goduti” si trova il contatore di ore fruite di volta in volta e, infine, in “residuo o saldo” sono indicati i giorni o le ore di ferie e permessi rimasti.
Ferie e i permessi possono essere riportati direttamente in busta paga a giorni o a ore, in questo caso, per capire quante ore sono state maturate, bisogna convertire i giorni in ore moltiplicando l’importo per l’orario medio giornaliero del lavoratore. Alcuni contratti collettivi, tuttavia, hanno delle regole a sé stanti.
Non sempre è di facile decifrare la busta paga, per non avere dubbi informati sul contratto collettivo a te applicato e approfondisci l’argomento leggendo i nostri articoli su laborability.com.