Le misure che il Governo deve adottare per il sostegno alle famiglie e alla genitorialità
Con la legge 37 del 2022, il Parlamento ha autorizzato il Governo ad adottare, entro al massimo due anni, puntuali riforme per sostenere la famiglia, la genitorialità e la natalità.
Il lavoro ha un ruolo da protagonista: sono previsti nuovi permessi e una riforma agli attuali congedi di maternità e paternità. Novità in vista anche per gli autonomi e i liberi professionisti.
È un disegno di legge che autorizza il Governo a emanare nuove misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. È stato definitivamente approvato il 6 aprile 2022 ed è entrato in vigore il 12 maggio 2022.
È composto da 9 articoli e delega il Governo a adottare provvedimenti normativi in questi ambiti:
Il mondo del lavoro è uno dei temi più importanti sui quali dovrà intervenire il Governo. Il Parlamento ha già indicato i principi e i criteri direttivi ai quali si dovrà attenere il Governo nell’emanazione dei singoli provvedimenti normativi.
Deve essere assicurata l’universalità e la progressività dei benefici economici e degli interventi di sostegno per i nuclei con figli a carico.
Massima attenzione, inoltre, alla parità tra i sessi, favorendo l’occupazione femminile e agevolando l’armonizzazione dei tempi familiari e di lavoro e l’equa condivisione dei carichi di cura tra i genitori.
Spazio anche a incentivi e condizioni di favore per il genitore «secondo percettore di reddito» e un regime fiscale di vantaggio per le lavoratrici che rientrano al lavoro, in particolare dopo la maternità.
Tra le indicazioni più interessanti affidate dal Parlamento al Governo c’è sicuramente quella che riguarda l’introduzione di uno speciale permesso per poter andare ai colloqui scolastici dei figli o per presenziare ad altri eventi «di crescita dei figli».
Più in particolare, si tratta di un permesso retribuito, da usufruire previa intesa con il datore di lavoro, di durata non inferiore a cinque ore per ciascun figlio e anno scolastico, per partecipare ai colloqui con gli insegnanti e per la partecipazione attiva al percorso di crescita dei figli.
Sono in programma importanti novità per la disciplina dei congedi. Il Governo è obbligato a intervenire entro 24 mesi, introducendo queste modifiche e novità:
Nello studio dei prossimi interventi normativi, infine, una particolare attenzione andrà dedicata al mondo dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti. Si tratta di due categorie che, molto spesso, non hanno diritto ad accedere alle tutele e ai sostegni previsti esclusivamente per i lavoratori subordinati.
In questo caso, potrebbe essere una svolta storica: il Family Act chiede al Governo di «prevedere misure che favoriscano l’estensione della disciplina relativa ai congedi parentali anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti».
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