Nuova IRPEF e 100 euro in busta paga, cosa cambia nel 2022

(foto Shutterstock)

La legge di bilancio ha introdotto importanti novità in ottica di un taglio del cuneo fiscale, per aumentare il netto in busta paga

Le novità per la busta paga

La legge di bilancio 2022 ha modificato alcune norme:

  • in materia di IRPEF e scaglioni di reddito, per far pagare ai lavoratori meno tasse;
  • in materia di detrazioni spettanti in funzione della tipologia di reddito prodotto (lavoro dipendente, lavoro autonomo, pensioni);
  • sul bonus 100 euro (trattamento integrativo).

Tutte le novità della legge di bilancio 2022 si vedranno già dalla busta paga di gennaio 2022 a riprova dell’impegno del Governo per garantire ai lavoratori un taglio del cuneo fiscale ovvero un netto busta paga più alto.

Nuove aliquote e scaglioni di reddito

L’art. 11, comma 1, del TUIR, a seguito delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022, fissa, a decorrere dal periodo d’imposta 2022, le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • fino a 15.000 euro, 23%;
  • oltre 15.000 e fino a 28.000 euro, 25%;
  • oltre 28.000 e fino a 50.000 euro, 35%;
  • oltre 50.000, 43%.

Le nuove detrazioni da lavoro dipendente

L’ammontare delle detrazioni da lavoro dipendente e/o assimilato varia a seconda del reddito:

  • per i redditi non superiori a 15.000 euro, se il rapporto è a tempo indeterminato spettano 1.880 euro di detrazioni, mentre, per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l’ammontare della detrazione non può essere inferiore a 1.380 euro;
  • per i redditi superiori a 15.000 euro fino a 28000 euro, le detrazioni ammontano al risultato della seguente operazione 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito complessivo) / (28.000 – 15.000)];
  • per redditi oltre 28.000 euro fino a 50.000 euro, le detrazioni ammontano al risultato della seguente operazione 1.910 euro x [(50.000 – reddito complessivo) / (50.000 – 28.000)]. 

Bonus 100 euro in busta paga

Il c.d. Bonus Renzi (80 euro) è stato sostituito dal trattamento integrativo di 1.200 euro annui, c.d. «Bonus IRPEF» o bonus 100 euro (su base mensile), per i redditi di lavoro dipendente e assimilati.

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Come funziona: 

  • per i soggetti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, spettano 1.200 euro all’anno in busta paga;
  • per i redditi non superiori a 28.000 euro se la somma delle detrazioni (carichi di famiglia, da lavoro dipendente, interessi sui mutui contratti sino al 31.12.2021, spese sanitarie, recupero del patrimonio edilizie riqualificazione energetica edifici esistenti, e altre norme per le spese sostenute fino al 31.12.2021) è superiore all’imposta lorda, spetta il trattamento integrativo (bonus 100 euro riproporzionato).

Al sussistere di tali condizioni il trattamento integrativo è riconosciuto per un ammontare non superiore a € 1.200, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda.

Calcolo:

totale detrazioni (vedi sopra) – imposta lorda = trattamento integrativo.

 

 

Leggi anche:

Detrazioni figli a carico in busta paga, spettano ancora dopo l’Assegno unico?

Cos’è il conguaglio fiscale in busta paga. Cose da sapere

 

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