È sospeso dalla retribuzione e sarà considerato assente ingiustificato.
Dal 15 ottobre 2021 entrerà in vigore il Super Green Pass, il certificato verde sarà obbligatorio per lavorare. È quanto è stato stabilito dal d.l. 52/2021. Chi non lo presenterà non avrà ripercussioni disciplinari e non potrà essere licenziato, ma perderà sicuramente la retribuzione e ogni compenso eventualmente percepito grazie al rapporto di lavoro.
L’INPS deve ancora esprimersi al riguardo.
È ragionevole credere che il lavoratore non potrà percepire né la retribuzione né l’indennità di malattia INPS sino a quando non otterrà il Green Pass, e quindi anche la possibilità di recarsi al lavoro.
Nonostante il mancato possesso del certificato verde non comporti la sospensione del rapporto di lavoro, l’assenza del lavoratore è comunque considerata, per legge, ingiustificata e per tale motivo viene sospesa la retribuzione: l’assenza ingiustificata prevarrà, quindi, sulla malattia.
Sì.
Il d.l. 52/2021 chiarisce che l’obbligo di possedere il Green Pass decorre dal 15 ottobre 2021, pertanto, gli eventi di malattia certificati antecedentemente rimarranno validi anche se il lavoratore non è in possesso del certificato verde.
Sì. Le disposizioni sull’obbligo del possesso del Green Pass non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale in possesso di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute. I soggetti esentati, di conseguenza, potranno andare a lavorare e beneficeranno, in caso di malattia, dell’indennità di malattia INPS.
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