Welfare aziendale, cos’è e come funziona

welfare aziendale
(foto Shutterstock)

Il benessere aziendale passa anche dai servizi welfare che l'azienda offre alla platea dei propri dipendenti. Vediamo i vantaggi e le misure a disposizione di aziende e lavoratori

Welfare aziendale: cos’è

Il welfare aziendale è l’insieme di tutti quei beni o servizi che un’azienda offre ai propri dipendenti al fine di migliorare la loro qualità di vita e lavorativa. Nel nostro ordinamento non vi è una definizione ben precisa di welfare aziendale; quello che esiste è una normativa fiscale e previdenziale volta a ridurre il costo dei beni e dei servizi per l’azienda e le tasse per i dipendenti.

Quali pro ha il welfare aziendale?

I vantaggi del welfare aziendale sono contributivi e fiscali, oltre all’utilità del bene o del servizio. Aziende e lavoratori non pagano, o pagano meno, contributi e tasse sul valore di quanto ricevuto.

Se, ad esempio, l’azienda desse ogni anno 1.000 euro lordi di premio ai lavoratori, questa dovrebbe sostenere anche il costo relativo a contributi, TFR, 13ma e 14ma, mentre il lavoratore pagherebbe sul premio la sua quota di contribuzione e le tasse. Perciò all’azienda i 1.000 euro di premio costerebbe circa 440 euro in più; il lavoratore, invece, guadagnerebbe circa 717 euro anziché 1.000 perché, tra contributi e tasse, spenderebbe circa 283 euro.

Con il welfare aziendale se si fornisce un bene o un servizio del valore di 1.000 euro questi saranno netti sia per l’azienda che per il dipendente.

Quali beni e servizi offre il welfare aziendale?

Attraverso il welfare aziendale l’azienda potrebbe offrire qualsiasi bene o servizio al fine di agevolare il lavoratore. Ciò che normalmente accade è che l’azienda si rende disponibile ad offrire alla generalità dei dipendenti beni e servizi che per legge non vengono tassati in tutto o in parte.

Vediamo alcuni esempi:

  • asili, scuola, testi dei figli;
  • master ed università personali o dei figli;
  • ticket restaurant;
  • ticket compliments per acquisti (spesa, benzina, ecc.);
  • assicurazioni;
  • previdenza complementare;
  • viaggi e cultura;
  • palestra;
  • abbonamenti al trasporto pubblico;
  • scuola di musica per i figli;
  • rimborso spese sanitarie;
  • rimborso spese veterinarie;
  • mensa aziendale;
  • prestiti e mutui;
  • rimborso spese per assistenza a persone disabili o anziani;

Quali altre forme di welfare aziendale esistono?

Oltre a beni e servizi, che hanno riscontri economici vantaggiosi sia per l’azienda che per i lavoratori, esistono delle forme di welfare aziendale che non necessariamente sono materiali.

Parliamo, ad esempio, di:

  • modalità flessibili di rendere la propria prestazione lavorativa, come lo smart working, il telelavoro, la flessibilità di entrata ed uscita dal lavoro;
  • sistemi per riconoscere il lavoro straordinario, modalità alternative come la banca ore;
  • facoltà di potersi assentare o di ridurre la prestazione lavorativa in presenza di alcune necessità, come ottenere l’aspettativa non retribuita o un part-time.

Leggi anche:
Welfare aziendale: l’assistenza familiare può rientrare?

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.